DISEGNO E SCULTURA


Se molti collegano il nome di Santiago Calatrava ai suoi edifici, pochi sono a conoscenza della sua vasta selezione di sculture e schizzi ad acquerello.

Nella prima tecnica, l’ architetto mantiene l’ essenzialità della forma e la purezza della linea e va a realizzare opere pure e piacevoli all’ occhio.[₁]


L'architetto e ingegnere strutturale spagnolo, ha esposto le sue opere artistiche e architettoniche al Metropolitan Museum of Art di New York nel 2003. La mostra era intitolata "Santiago Calatrava: Sculpture Into Architecture", e come suggerisce il nome era basato sul concetto di forme architettoniche derivanti dalla scultura stessa. Questa relazione è intrigante. Sembra che l'obiettivo principale di Santiago sia quello di esplorare le possibilità di spazio e costruzione, e sebbene possano sembrare astratte e casuali le sculture non necessariamente rompono i confini dell'architettura. Questa sperimentazione mette in mostra la vivida immaginazione di un tale designer. Queste forme potrebbero non tradursi nel mondo fisico, sono più come schizzi che ha immaginato o immaginato. Come uomo che cerca di portare ordine e chiarezza negli scenari quotidiani, è bello vedere questi piccoli frammenti di pensiero, catturare la sua mentalità solo per quel breve momento. La scultura è un mezzo di sperimentazione, in cui i test formali e spaziali possono essere eseguiti senza limitazione architettonica. Questo metodo di prova ed errore è il modo perfetto per testare sia il materiale che la forma, come funzionano in armonia.1




Per quanto riguarda invece gli schizzi, Calatrava adotta una tecnica decisamente più libera, lasciando spazio a prosciughi e imperfezioni che donano carattere alle tavole.[₁]